A noi oggi tutto sommato è andata bene. I nostri antichi antenati erano sempre in guerra, colpiti e abbattuti assieme ai cavalieri che li montavano. Altri bisnonni più o meno giovani sono finiti tutti a trainare carrozze e fare lavori di fatica: una vitaccia, con quelle strade dell’epoca. Poi dai nostri nonni in poi le cose sono cambiate. Sono finiti addirittura a fare i protagonisti in tanti film, hanno corso e si sono fatti onore su tanti campi di gara, hanno cresciuto migliaia di giovanissimi e giovanissime, hanno una scuderia vera ed un cibo all’altezza.
Eppure a volte sono pensieroso. Noi abbiamo sempre fatto compagnia a tutti: non parlando, certo, ma comunicando. Avvisiamo quando c’è un pericolo, correggiamo i nostri amici bipedi quando c’è qualcosa di sbagliato, insegniamo a tutti che impegnandosi e facendo le cose bene si può solo migliorare. Abbiamo anche aiutato i nostri amici meno fortunati a cercare di guarire dalle malattie.
Eppure vedo tanta gente attorno a me passarmi accanto e non guardarmi nemmeno. Tutti attenti, adesso, a guardare uno strano aggeggio rettangolare. E a volte addirittura a parlarci dentro. Perfino a guardare dei piccoli cavalli dentro quell’aggeggio, quando io sono qui bello e grande e nessuno mi considera. Che strani questi bipedi oggi. Va bene che non ci portano quasi più in guerra, va bene che raramente ci fanno fare lavori di fatica. Ma noi siamo animali sociali, amiamo muoverci in branco per scambiare emozioni e sensazioni, cerchiamo il dialogo con tutti.
Possibile che questi parlino da soli anziché con noi? Eppure, quando ci montano sopra, capiamo che sono diversi da quelli che parlano da soli. Parlano con noi. Capiscono che si può vivere una bella emozione vera. Ci comunicano il loro stato d’animo. Sanno dare valore alla bellezza del tempo che scorre. Assaporano i percorsi. Sanno vivere nel presente. Diventano la nostra metà naturale. Sono un po’ come noi e sono anche felici di esserlo. Si dimenticano quell’aggeggio in tasca e lo riprendono solo quando non ci siamo più noi.
Dicono che oggi è il mondo della comunicazione. Ma il vero modo di comunicare lo abbiamo inventato noi. Che senza parole, senza strani aggeggi, senza internet sappiamo entrare nel cuore delle persone. E restarci per sempre.
Il Cavallo Direttore
























